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Presentazione

Liberi

di esplorare, conoscere e sapere

“Un popolo…non può risorgere alla libertà se non per via di un’istruzione opportuna e ben guidata”.

Vincenzo Russo, I pensieri politici, 1798

La nostra visione si ispira al sogno di Vincenzo Russo, libero pensatore a cui la scuola è intitolata.

Nei suoi scritti il giovane intellettuale nato a Palma Campania anticipava l’attuale orientamento scolastico italiano. Infatti, V. Russo affermava la centralità dell’istruzione come condizione essenziale per lo sviluppo e la crescita di una società fondata sull’uguaglianza, libera e democratica. Nei suoi pensieri, scritti nel 1798, le istituzioni pubbliche avevano il dovere “di accompagnare l’istruzione” per promuovere il miglioramento e la qualità della società.

La visione del martire della Rivoluzione Partenopea del 1799 si è avverata se si considera che la scuola italiana svolge due funzioni fondamentali: assicurare a tutti i cittadini un’istruzione scolastica obbligatoria di almeno dieci anni e realizzare, insieme alle altre istituzioni, la formazione della persona. E oggi, guardando a ritroso, si può affermare che il primo segmento dell’istruzione (infanzia, primaria e secondaria di primo grado) ha avuto un ruolo fondamentale per lo sviluppo del nostro Paese.

Nella contemporanea società della conoscenza, la sfida che la scuola deve affrontare risiede ancora nel suo mandato istituzionale di contribuire alla crescita e formazione della persona che è libera di esercitare i suoi diritti quando dispone degli strumenti per esplorare la realtà, acquisire le conoscenze e disporre del proprio sapere.  

Sviluppo e consolidamento delle abilità di base, del metodo di studio e delle conoscenze, orientamento alla conoscenza del sé, dei propri talenti e potenzialità – i ragazzi di oggi devono familiarizzare con una più ampia idea di cittadinanza intesa come capacità di convivere ed essere soggetti attivi di una comunità che richiede conoscenze, competenze operative e capacità di riformulare i saperi con creatività e spirito critico, nell’ottica di un nuovo umanesimo.

Che, grazie alla scuola, tutti siano liberi di esplorare, conoscere e sapere.